Un decalogo per tenere in salute il proprio fegato, poche regole di prevenzione alla portata di tutti da adottare specialmente in vacanza.
L'iniziativa si inserisce nella tradizione di collaborazione tra AISF (Associazione italiana per lo studio sul fegato) e pazienti, con lo scopo di ridurre l’incidenza delle patologie epatiche nel nostro Paese che, con due milioni e mezzo di persone affette da epatite B e C e oltre 21.000 decessi all’anno per cirrosi o tumore, rappresentano la principale causa di morte nella fascia d’età tra i 35 e i 44 anni.
Quelle che colpiscono il fegato sono malattie legate a stili di vita e a comportamenti a rischio, ma sono anche spesso "subdole", asintomatiche e possono durare molti decenni. Ecco perché è così importante che le persone siano informate e sensibilizzate ad adottare comportamenti corretti e a effettuare screening periodici di controllo.
Che cosa fare, dunque, per mantenere il nostro fegato sano e proteggerlo da gravi malattie come epatiti, cirrosi, tumori? Ecco le regole da seguire.
Curiamo scrupolosamente l'igiene, osserviamo un'alimentazione corretta - con una dieta equilibrata, poche bevande alcoliche e un controllo regolare del peso corporeo - e facciamo regolarmente attività fisica. Stiamo attenti ai farmaci che assumiamo – perchè non sono pochi quelli che possono "affaticare" il fegato - e rivolgiamoci sempre al nostro medico. E, ovviamente, evitiamo le droghe di qualunque tipo.
Inoltre, dal momento che è tempo di vacanze, ricordiamo che anche i divertimenti richiedono precauzioni. Un bel tatuaggio? Perché no? Ma facciamo attenzione. Se piercing e tatuaggi vengono realizzati con strumenti non sterilizzati, le infezioni sono libere di trasmettersi. Dunque, controlliamo che chi ci pratica il tatuaggio o il piercing non si preoccupi soltanto dell'arte con la quale lo esegue, ma soprattutto utilizzi strumenti monouso e sterili, in un ambiente pulito e non improvvisato.
E comunque, non dimentichiamo di vaccinarci contro l’epatite B e contro l’epatite A.
Poche regole di buon senso, perchè difendersi dalle infezioni non è difficile. Il problema è ricordarsi di farlo!