"L'ultima pensata, pur di dare alla popolazione del nostro Paese la percezione che la loro salute non sia messa a rischio dalla mancanza di medici, è quella di cercarli all'estero, come nel caos del Veneto, oltretutto privi dell'indispensabile riconoscimento europeo della qualifica professionale ottenuta nel loro Paese d'origine, che per la normativa italiana, non è un titolo valido per poter mettere le mani sui pazienti".
Lo dichiarano in una nota congiunta i sindacati dei medici e dei dirigenti sanitari Anaao Assomed, Cimo-Fesmed e Aaroi-Emac, che contestano i recenti provvedimenti presi in Veneto per reclutare personale estero con titolo non riconosciuto a copertura delle carenze.
Qui la notizia: https://www.salutedomani.com/2025/07/31/sanita-veneto-assume-medici-con-titoli-non-riconosciuti-in-italia/
"Siamo allo sbando- proseguono- e il folle progetto di autonomia differenziata peggiorerà la situazione, dato che tutte le Regioni d'Italia, avendo il medesimo problema, potranno imitare il Veneto facendo quel che vogliono, lasciando i cittadini in balìa di un SSN sempre più 'creativo', a crescente discapito della qualità delle prestazioni necessarie alla loro salute. Evidentemente- concludono i leader sindacali- il motto 'prima gli italiani' vale solo per alcuni campi e di certo non per la sanità e la salute pubblica".
