"L'argomento non riveste profili di diretta competenza del ministero della Salute, ma ricade nelle funzioni proprie dell'Agenzia Italiana del Farmaco.
Data l'importanza sociale dell'appropriazione consapevole, specie in alcune fasce d'età e di condizione socio-economica, risulta che Aifa stia valutando compiutamente la problematica relativa all'erogazione gratuita dei farmaci anticoncezionali". Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, rispondendo oggi al question time alla Camera in merito alla gratuità della contraccezione ormonale per le donne.
"Dal punto di vista economico- ha proseguito Schillaci- qualora si estendesse la rimborsabilità del farmaco e considerato l'ampliamento della platea delle utilizzatrici, si potrebbe arrivare a un impatto di spesa vicino al miliardo di euro. Questa valutazione ha richiesto un approfondimento e un confronto con le regioni che al momento concedono gratuitamente questi farmaci per comprendere in quali contesti distributivi vengano erogati e per quale fasce d'età è prevista la gratuità". Ad oggi, ha ricordato il ministro, si contano "cinque regioni che hanno deliberato di mettere a disposizione gratuitamente i contraccettivi".
Il tavolo tecnico di Aifa, intanto, è giunto a queste conclusioni: "Assumendo come modello di riferimento le realtà regionali, il canale preferenziale di distribuzione dovrebbe essere quello dei consultori familiari, degli ambulatori ostetrico-ginecologici, quali strutture deputate anche a garantire supporto psicologico, sociologico ed assistenziale. In questo caso l'onere per sistema sanitario nazionale graverebbe a carico della spesa farmaceutica per acquisti diretti". A tal proposito "andrebbe riattivata la negoziazione con le aziende per il passaggio dalla fascia C alla fascia A dei farmaci interessati" e dovranno "espletarsi le procedure di gara regionali". Infine, il tavolo di Aifa ha ritenuto "necessaria una verifica dei dati di efficacia e di sicurezza sull'utilizzo delle pillole anticoncezionali nelle minori di età". Tali valutazioni sono quindi state "trasmesse al presidente del Cda al Comitato prezzi e rimborso".
