L'Unità di radioterapia dello Iov – Irccs, con sede a Schiavonia, provincia di Padova, è ora dotata di un acceleratore lineare TrueBeam.
Inaugurato dall'assessore alla Sanità Manuela Lanzarin, la direttrice dell'Istituto oncologico veneto Patrizia Benini, la direttrice del dipartimento Imaging e Fisica sanitaria Marta Paiusco e il direttore dell'Unità operativa complessa di Radioterapia Giovanni Scarzello, si tratta di uno strumento che "mira al bersaglio, cioè al tumore, preservando i tessuti circostanti e riducendo così gli effetti collaterali delle radiazioni", spiega lo Iov.
L'investimento complessivo per la strumentazione è stato di 2,9 milioni, di cui 2,6 milioni per l'acceleratore e 300.000 euro per interventi edilizi nel bunker dove è stato installato. Al momento è poi in corso il completamento delle nuove acquisizioni di personale specialista in radioterapia e fisica sanitaria, tecnici di radiologia medica e personale infermieristico.
"Con l'acquisizione del nuovo acceleratore TrueBeam si consolida la tradizione che vede la radioterapia dell'Istituto oncologico veneto come una delle più all'avanguardia sul territorio nazionale", afferma Benini. "Abbiamo scelto un acceleratore lineare ad alto valore tecnologico considerando tre aspetti fondamentali: assicurare una macchina che garantisca massima precisione nella somministrazione di dose al bersaglio, preservando i tessuti circostanti; ampliare l'offerta della radioterapia dello Iov per effettuare trattamenti sempre più personalizzati e di precisione; assicurare l'integrazione del nuovo acceleratore con la dotazione già presente, per garantire una continuità assistenziale al paziente in caso di fermi macchina dei diversi acceleratori", spiega.
Nello specifico, l'acceleratore è dotato di un fascio radiante a doppia energia (6MV e 10 MV), di un sistema di collimazione del fascio (MLC) a piccole lamelle (2,5 millimetri) per poter eseguire ogni tipo di tecnica a modulazione di intensità (Imrt e Vmat) e conformare la dose al volume bersaglio con il massimo risparmio dei tessuti sani circostanti, per ridurre gli effetti collaterali. Accessoriato con sistemi di tracking del movimento, permette di sincronizzare il trattamento radiante al movimento del bersaglio dovuto a normali attività fisiologiche come la respirazione nel tumore della mammella o nelle lesioni primitive o metastatiche di polmone e fegato, al battito cardiaco in lesioni mediastiniche, o al movimento intestinale nei tumori del pancreas. Sistemi ottici per il tracking del movimento che monitorano in tempo reale la posizioni del paziente durante la terapia senza l'utilizzo di radiazioni ionizzanti aggiuntive sono poi stati aggiunti anche ai due sistemi TrueBeam già acquisiti dallo Iov nel 2018. In questo modo i tre acceleratori TrueBeam dello Iov sono "perfettamente gemelli".
